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POLITICA

De Luca: “Le feste di piazza a Capodanno? Sarebbe meglio evitare occasioni di diffusione del contagio”

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CAMPANIA – Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, annuncia di essere pronto ad assumere decisioni drastiche in previsione delle festività natalizie allo scopo di limitare il contagio da Covid-19. Lo ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione della stagione invernale del Ravello Festival.

“Le feste di piazza a Capodanno? Io sono assolutamente convinto che sarebbe meglio evitare occasioni di diffusione del contagio. Ovviamente valuterò nei prossimi giorni, in base all’andamento dell’epidemia, anche la decisione da prendere”, ha dichiarato il governatore.

“Per quello che mi riguarda – ha aggiunto De Luca – credo sia opportuno da oggi esprimere  un’opinione, dare un suggerimento a tutti. E bene evitare ogni occasione di diffusione del contagio. Ovviamente si può fare una valutazione anche di tipo diverso, e cioè che le feste in piazza possono limitare quelle al chiuso. Io sono convinto che non sarà così, che avremmo le feste in piazza e le feste al chiuso perché non è che la serata di Capodanno si ferma a mezzanotte. 

Quindi sarei sinceramente dell’opinione di evitare le occasioni di diffusione del contagio, anche perché la notte di Capodanno vorrei sapere chi è in grado di fare controlli delle mascherine o del green pass. E del tutto evidente che non è possibile controllare nulla. Non vorrei che per una occasione di festa dovessimo poi pagare un prezzo pesante per i mesi successivi”.

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Politica

Meloni è la Premier con più spazio nei telegiornali Rai: superati Conte e Draghi.

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Meloni è prima, nei primi 14 mesi di Governo, in quanto a Presidente del Consiglio dei Ministri con più spazio nei telegiornali Rai.
Con una media di 376,1 minuti, è davanti al secondo Governo Conte (350,6′), al primo Governo Conte (286′) e a Draghi (264,1).

L’analisi sui dati mensili è stata condotta dall‘Osservatorio di Pavia.

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Caivano

Caivano, Ciciliano: “Nelle prossime settimane partiranno i lavori per il nuovo Teatro”

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Dureranno venti giorni, i lavori di demolizione dell’ex Teatro Arte di Caivano. Iniziati lunedì 13 maggio, prevedono la completa bonifica dell’area con il conseguente conferimento dei detriti in discarica. La demolizione si è resa necessaria a seguito degli atti vandalici che la struttura ha subito negli scorsi anni. Una di queste, la manomissione all’impianto idrico, ha portato il completo allagamento dei sotterranei della struttura e il deterioramento delle fondamenta del teatro. Ciò ha provocato un grave problema di instabilità e di tenuta dell’immobile. Dopo una accurata perizia tecnica, commissionata dal Genio Militare dell’Esercito Italiano, si è deciso di procedere con la demolizione e la conseguente ricostruzione. Al termine di questa fase infatti, partiranno i lavori che consentiranno di erigere una nuova struttura, innovativa, che ospiterà non solo eventi artistici ma anche attività culturali per la comunità di Caivano.

“Oltre al teatro, che potrà contenere più di 500 persone, la nuova struttura prevede la riqualificazione dell’anfiteatro esterno, di circa mille posti, con la costruzione di una copertura meccanica che, in caso di maltempo, fornirà riparo al pubblico. Inoltre, nella zona circostante, prevediamo la realizzazione di diverse sale per il canto, la recitazione, la danza e la musica. Nel Nuovo Polo Culturale ci sarà spazio anche per una biblioteca multimediale e un’area museale” dichiara il Commissario di Governo, Fabio Ciciliano.

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POLITICA

Europee 2024: il silenzio elettorale scatterà alle 00.00 del 7 giugno

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Il silenzio eletterale scatterà dalla mezzanotte del 7 giugno 2024, in vista delle Europee dell’ 8 e 9 giugno prossimi. E’ il Viminale a specificarlo in una nota ufficiale.

Il silenzio elettorale parte infatti dalla mezzanotte del venerdì quando le elezioni sono di domenica. In questo caso, i seggi apriranno sabato mattina, ma – indica la circolare – il decreto legge numero 7 del 2024 “considera giorno della votazione quello della domenica”. Nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni, dunque, sono vietati “i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti di propaganda”.

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